Titolo Libro: CASH GAMES VOL1

Recensione: Recensione apparsa sul magazine Poker Sportivo

Chiunque abbia tentato un approccio tecnico al poker in modalità torneo ha sicuramente “fatto i conti” con la letteratura di Dan Harrington. Il suo stile chiaro e preciso, rimanendo sempre semplice e diretto, ha aiutato un'enorme numero di giocatori ad apprendere i concetti fondamentali della disciplina. Finalmente ora è disponibile anche in italiano la sua opera, in collaborazione con Bill Robertie, sull'affascinante mondo del Cash Game. Cash Games Vol. 1 è il primo dei due tomi venuti alla luce e che, in simbiosi l'uno con l'altro, cercano di dare al lettore un'ottima visione di insieme su numerosi concetti di strategia a “livello medio” per il gioco in modalità cash (disciplina enormemente diversa dai sit o dai tornei in tutte le sue dinamiche). Saltando le prime pagine di “riscaldamento” il libro essenzialmente si struttura su 5 macro aree: nella prima sezione, “Idee Basi”, vengono affrontati e sviscerati numerosi concetti fondamentali come l'Expected Value, le Pot Odds, le Implied Odds concludendo con la definizione dei vari tipi di puntata (value, probe bet, bluff, semibluff). Nella seconda area vengono introdotti gli “Elementi del No Limit Cash Game” concentrandosi sulla dimensione degli stack e la selezione delle mani, nonché le correlazioni tra questi fattori e il controllo della dimensione del piatto, concludendo con un'enorme sezione dedicata a mani di esempio.Il Terzo Capitolo è dedicato allo studio del gioco Pre-Flop ed oltre alla teoria di base vengono affrontate, caso per caso, le starting hands (coppie, AK, Asso-carta bassa, suited connectors, trouble hands, etc) più comuni con la descrizione delle giocate maggiormente vantaggiose. Il Quarto e Quinto capitolo si occupano invece del gioco sul flop, rispettivamente in “Heads Up” o in un piatto “Multiway”, proponendo alcune linee guida generali e analizzando (anche in questi capitoli con numerosissimi esempi) le varie ipotesi e relative opzioni strategiche. Il libro, come del resto era lecito aspettarsi dagli autori, scorre via fluido senza troppi tecnicismi e, grazie allo stile assolutamente divulgativo, consente una lettura assolutamente piacevole, non impelagandosi in teorie innovative ma fornendo al lettore una vasta gamma di nozioni tecnico-strategiche in un linguaggio accessibile.Un difetto potrebbe essere la caratterizzazione dei concetti (e soprattutto delle mani-esempio) per la tipologia Full-Ring, ma basterà un po' di elasticità mentale per riproporre ed applicare tutte le nozioni espresse anche per il gioco 6-handed che risulta maggiormente praticato online. Recensione a cura di Carmine Ferroper Poker Sportivohttp://www.pokersportivo.eu/

Recensione: Recensione apparsa su Pokeritaliaweb

Come vincere al No limit Texas Hold'em, scritto insieme a Bill Robertie si differenzia molto dai 2 precedenti e iperconosciuti libri di Harrington. Mentre i primi volumi sono esclusivamente basati sulle "leggi" che regolano i tornei sia live che online, questo libro tratta invece il gioco cash e vengono introdotti e trattati argomenti come l'"inflection point" e fattore "M". Per il suo modo di porsi, il libro è da molti etichettato come iper-conservativo, e di conseguenza ha ricevuto numerose critiche provenienti soprattutto dal mondo dell'on-line. In effetti per essere scritto da Dan "ACTION" Harrington sembra un testo eccessivamente tight. Il libro si apre con un introduzione attraverso la quale vengono esposti i concetti basilari come come quello di "forza", "Aggressione", "Betting" e di tutti quei concetti che risultano essere più importanti e che bisogna sempre ricordare durante una sessione. La struttura del libro è la stessa dei due precedenti, dopo ogni capitolo dunque c'è un esemplificazione attraverso la quale vengono chiariti i punti precedentemente esposti. A tale scopo vengono dunque usati gli esempi più importanti come le mani famose che si sono verificati in tornei maggiori come WSOP o WPT.Recensione a cura di Pokeritaliawebhttp://www.pokeritaliaweb.org

Recensione: Recensione apparsa su Pokernews

Il suo più nuovo libro si intitola Harrington on Cash Games e mantiene le promesse garantite dalla fama dell'autore. Nel 2004, Dan Harrington e Bill Robertie hanno dato alle stampe il famoso "Harrington on Hold'em" offrendo una delle prime guide per i giocatori di tornei. Nel 2005 hanno pubblicato la seconda parte della serie che si è poi conclusa con il terzo volume apparso nel 2006. I tre testi, nel complesso, sono tuttora un'inesauribile risorsa di informazioni e tattiche di gioco per la maggior parte di principianti ed esperti. La qualità di questi testi viene ancora oggi riconosciuta e, in genere, gli esperti del settore indicano questa come la migliore serie mai scritta sui tornei di poker. Appena concluso il terzo libro, i due si sono dedicati alla stesura di una guida per i Cash Games. Quando nel 2007 iniziarono a circolare le prime voci in merito, molti si chiedevano se anche questo testo avrebbe potuto mantenere il livello dei precedenti. Se, infatti, Dan Harrington è noto per il proprio eccellente gioco in torneo, non è altrettanto celebrato per il cash. A lungo non si è saputo nulla del progetto e scarse erano le fonti in merito ai suoi sviluppi. Si è poi scoperto che il materiale raccolto era così ampio che sarebbe stato suddiviso in due volumi. La pubblicazione dei due testi è stata posticipata un paio di volte, ma alla fine eccoli disponibili nelle nostre librerie. In questo articolo inizierò col recensire il Volume I.La struttura del libroIl manuale inizia con una breve introduzione seguita da un esempio di mano che occupa ben dieci pagine. Si tratta di una mano realmente giocata nel corso della terza stagione del popolare 'High Stakes Poker'. Questa viene discussa integralmente con approfondimenti su ogni giocatore, su ogni round di puntate analizzando processi e schemi di puntata. Discutendo questa mano, Harrington e Robertie rompono il ghiaccio e ci introducono al loro modo di avvicinarsi al poker anticipando quanto ci si può aspettare dal resto del libro.Il primo capitolo si occupa di alcuni concetti basilari dei No Limit Hold'em cash games. I soggetti trattati sono Expected value (EV), Pot Odds, tipi di puntate (puntare per valore, puntare per verificare, il bluff ed il semi-bluff) e odds implicite. Ogni concetto viene affrontato nel dettaglio per consentire una migliore comprensione anche da parte dei giocatori alle prime armi, pur non rendendosi noioso per gli esperti che troveranno più di uno spunto di riflessione. Ogni argomento è corredato di esempi che facilitano la comprensione dei concetti più astratti. Questi esempi sono per lo più immaginari ma di tanto in tanto mani reali tratte da High Stakes Poker, Poker After Dark e World Poker Tour sono fatte oggetto d'analisi.Nel secondo capitolo si affrontano i concetti che gli autori reputano indispensabili per diventare bravi giocatori cash. Non sono idee assolutamente nuove né, tanto meno, sono prodotti originali delle menti degli autori. Ciò nonostante, la chiarezza con cui vengono esposti rende questi concetti molto più fruibili che in molti altri testi o articoli. Nella prima parte si analizza il valore delle dimensioni degli stack al tavolo e come queste influiscano sullo stile di gioco da adottare. Quanto sia importante variare i valori di quelle che si definiscono starting hands giocabili a seconda della situazione è punto nodale di questa sezione. Quando si gioca con stacks piccoli, sostiene Harrington, numerose mani possono essere eliminate dalla selezione di quelle giocabili per il semplice fatto che non possono essere sfruttate con profitto. Al contrario, se si dispone di uno stack cospicuo, molte più mani diventano giocabili. Tra gli altri aspetti tattico-strategici trattati in questo capitolo, la necessità di bilanciare le mani che si giocano, la lettura delle mani e tutto ciò che si correla al così detto 'metagame'. Anche per queste altre sezioni bisogna ribadire che non vengono offerti concetti nuovi ma tutto ciò che viene riproposto qui è definito come fondamentale base per costruire un gioco vincente.Il terzo capitolo discute l'approccio tight-aggressive preflop. Varie mani sono analizzate in dettaglio, incluse, ad esempio, due pagine in merito al modo di giocare AK preflop. Sono dedicate due pagine anche ad AQ ed altre due spettano ai suited connectors. Nel complesso, questo capitolo include numerosi dettagli sulle mani con le quali si gioca un limp, si rilancia o si folda immediatamente o, ancora, alle quali si deve ricorrere alla discrezione del giocatore. Uno degli aspetti positivi di questo libro è che ognuno degli argomenti può essere letto separatamente così da potervi ricorrere, in caso di necessità, senza dover ripercorrere le discussioni che lo hanno preceduto. Questo rende il testo un vero e proprio manuale da consultare all'occorrenza.L'intero quarto capitolo si occupa del gioco in heads-up dopo il flop. Il gioco al flop è argomento centrale anche del quinto capitolo che si concentra però sulla possibilità di trovarsi contro più avversari. Tra i vari esempi, quelli di mani che ci hanno visti partire con un rilancio preflop e di situazioni in cui il flop è stato raggiunto per un limp o call. Quattro pagine sono dedicate alla possibilità di rilanciare con KK ed ai vari flop nei quali potremmo imbatterci. Gli esempi sono sempre molto chiari e confrontano svariati scenari possibili. Ad esempio, gli autori consiglieranno di giocare in continuation bet una mano l'80% delle volte ma seguire con un check nel 20% delle occasioni. In questo modo, il libro offre direttamente consigli su come variare il proprio gioco e renderlo imprevedibile.Per Chi?Dan Harrington è un giocatore che predilige gli eventi live e nessuno degli eventuali screen names da lui usati in famosi siti di poker online è noto. Anche se il suo libro include numerosi esempi tratti dal gioco online, scorrendo le pagine del testo si percepisce chiaramente che l'autore è un giocatore live che non si dedica troppo all'online. Il gioco estremamente aggressivo che oggigiorno siamo abituati a vedere online è radicalmente diverso da quello dei live games, ed è proprio per questi eventi che il libro vuole preparare. Ciò nonostante, molti elementi possono essere impiegati sia per il gioco online sia per quello live ed il capitolo sulla lettura delle mani è perfetto per le partite al tavolo virtuale.D'altro canto, i cash games online si giocano principalmente a tavoli con massimo 6 giocatori. Di conseguenza i bui passano con maggiore frequenza ed i round sono molto più costosi inducendo ad un gioco più aggressivo nel quale una terza puntata preflop non sempre indica assi o kings in mano all'avversario. In questo libro, non viene analizzata una sola mano 6-max e tutti gli esempi si riferiscono a situazioni che si sviluppano in tavoli full ring da 9 o 10 giocatori. Per molti aspetti, i tavoli 6-max possono essere equiparati a quelli full ring senza i posti in early position. Precisamente, si può dire che UTG ad un tavolo 6-max corrisponde al middle position di un full ring table, ma quando si prende in considerazione l'aggressività che caratterizza le partite 6-max, questo accorgimento ha scarso valore. Questo è il vero punto debole del tasto di Harrington sui Cash Games nel quale non viene considerata una singola situazione 6-max.Con questo non vogliamo comunque dire che le teorie esposte in questo libro sono inutili in quanto non lo saranno nemmeno per i giocatori che si dedicano esclusivamente al 6-max online. Molti concetti saranno fondamentali come base sulla quale elaborare una propria strategia per situazioni da 6-max.Stile, layout e verdetto.Lo stile con cui questo libro è scritto è diverso da molte delle pubblicazioni 2+2 e mantiene invece il sapore dei tre libri Harrington on Hold'em. Si incappa talvolta in sottolineature umoristiche e le dettagliate descrizioni di mani che molti si ricordano di aver seguito nei popolari show televisivi sono un bel modo di illustrare le teorie.Il layout è invece quello standard dei libri 2+2. Gli esempi sono accompagnati da una riproduzione grafica e da tabelle con gli stack dei giocatori al tavolo.Anche se questo libro si concentra sulle partite full ring live, si rivela utile anche per i giocatori online. Se ne comprenderete appieno i concetti imparerete anche ad adattarli al 6-max. Recensione a cura di Pokernewshttp://it.pokernews.com

Recensione: Recensione apparsa su lvrevealed.com

Nel 2004 Dan Harrington e Bill Robertie pubblicarono il primo volume della serie Harrington on Hold'em. Il libro ricevette un’accoglienza clamorosa e subito divenne, a detta di molti, un classico sul tema del no-limit Texas hold'em da torneo. Nel 2008 gli stessi autori pubblicarono i loro tanto attesi libri sui tavoli cash di no-limit hold'em. Questa è una recensione del primo volume. Ma basta con i preamboli. Secondo me, si tratta di un libro sul no-limit hold'em ottimo, ma non rivoluzionario come il primo volume di Harrington on Hold'em. Cash Games, vol. 1 merita di essere letto da chi gioca ai tavoli cash di no-limit hold'em, ma come un ulteriore complemento della letteratura già disponibile. Inoltre, ho qualcosa da ridire su tre raccomandazioni date dagli autori. Primo, Harrington giustamente sottolinea che è importante giocare in modo ingannevole e che farlo diventa sempre più importante con l’aumentare delle poste in gioco. Come gioco ingannevole, Cash Games, vol. 1 a volte raccomanda di giocare delle date situazioni in modi diversi. Questo sicuramente permette di rendere il proprio gioco difficile da leggere, ma esiste un altro sistema per giocare in modo ingannevole. Anziché giocando una mano in modi diversi in momenti diversi, gli avversari si possono anche ingannare giocando più mani allo stesso modo. Credo che si farebbe bene a dare più risalto al secondo metodo invece che al primo, tuttavia Harrington e Robertie non ne parlano mai a chiare lettere. Secondo, in Cash Games, vol. gli autori spesso consigliano di giocare le mani in un dato modo per una certa percentuale di volte e in altri modi per un'altra percentuale di volte. Ad esempio, nel momento in cui si lega un set al flop in un piatto non rilanciato che vede un board innocuo e un avversario che punta, il libro potrebbe raccomandare di rilanciare nel 20% dei casi e di fare soltanto call nell’80% dei casi. Di per sé, queste raccomandazioni sono buone, ma ci sono molte situazioni in cui gli autori raccomandano un gioco convenzionale circa l'80% delle volte e uno non convenzionale circa il 20% delle volte. Il fatto è che questi 20% si vanno a sommare. Prendere, ad esempio, 20 decisioni l'ora con un rapporto 80/20 vuol dire effettuare quattro giocate non convenzionali nell'arco di un'ora, il che a me sembra molto. Ho l'impressione che parte delle decisioni di tipo 80/20 dovrebbe invece essere di tipo 90/10 e che parte delle decisioni di tipo 90/10 dovrebbe invece essere di tipo 95/5, ma i traguardi di Harrington nel Big-time Poker sono di gran lunga più stupefacenti dei miei. La terza cosa che ho da ridire su questo libro riguarda i consigli di Harrington relativi al gioco randomizzato. Harrington crede che, davanti a una situazione di tipo 80/20, sia importante servirsi di un qualche meccanismo esterno di randomizzazione, come la lancetta dei secondi di un orologio. Gli autori esprimono la preoccupazione che gli esseri umani non siano questo granché a variare il loro gioco e che gli avversari potrebbero riuscire a riconoscere degli schemi nel loro comportamento. Allo stesso tempo, Harrington consiglia a volte ai giocatori di variare l'importo della loro puntata in base alla forza della mano che hanno. Da parte mia, mi preoccupa regalare informazioni sulla forza della mia mano variando l’importo della mia puntata per via, appunto, della sua forza più di quanto non mi preoccupi per via di una generazione numerica casuale inadeguata. Il libro è ricco di esempi e ho trovato utile leggerli. Anche se di tanto in tanto non ho condiviso alcuni dei motivi addotti nei consigli dati da Harrington, ho quasi sempre concordato con le sue conclusioni. Inoltre, in molte occasioni ho trovato l’analisi degli autori piuttosto penetrante. Sebbene abbia dei dubbi su alcuni consigli che ho trovato in Cash Games, vol. 1, continuo a pensare che questo sia un libro molto valido, anche se non è il libro rivoluzionario che abbiamo comprato dagli stessi autori quando pubblicarono Harrington on Hold'em. Penso che saranno pochi coloro che giocano ai tavoli cash di no-limit che non troveranno di grande utilità questo libro; e dunque lo raccomando. In sintesi: Cash Games, vol. 1 è un libro molto buono sul gioco ai tavoli cash di no-limit Texas hold'em. Ci sono dei consigli strategici che non approvo del tutto, ma ci sono anche così tanti consigli buoni che penso che questo libro sarà di aiuto quasi a tutti gli interessati a questo argomento. Lo raccomando.

Recensione a cura di Nick Christenson

per www.lvrevealed.com