Titolo Libro: SMALL STAKES

Recensione: Recensione apparsa su Vegaspokerpro.com

Questo è stato di gran lunga il libro di cui più avevo bisogno agli inizi. Come gran parte dei giocatori di poker, non cominciai con un bankroll di $1.000, ma piuttosto dovevo giocarmi le mie possibilità di vincere con gli altri polli ai tavoli con limiti bassi. Avessi letto questo libro prima, avrei impresso un'accelerata ben maggiore alla mia carriera pokeristica. Cominciai con $20 e avrei potuto ricorrere ad alcune delle teorie di questo libro, non tanto a vantaggio del mio gioco, dato che ero fermamente deciso a giocare molto tight, ma per aiutarmi a capire perché tutti gli altri giocavano suited connectors e miravano ai progetti contro i miei punti fatti. Non penso proprio che mi sarei mai dato completamente allo stile di gioco descritto nel libro, ma le sue indicazioni sarebbero state utili. Provvisto di queste conoscenze, avrei potuto lasciar perdere molte buone mani anziché giocare sempre i miei set contro delle scale. Questo libro insegna a giocare più loose e forse è per questo che sono in tanti quelli che quando cominciano sembrano giocare troppe mani. La mia interpretazione è che, per gli autori, gli altri sono loose e dovreste esserlo anche voi; quindi il libro fornisce molte probabilità, tipico di un libro firmato da Sklansky, riguardo alla frequenza con cui i progetti si chiuderanno. Secondo me, il libro genera giocatori bravi, o meglio, svegli migliori per i tavoli con limiti inferiori. La sostanza del libro è rappresentata dai calcoli probabilistici e dalle spiegazioni di espressioni pokeristiche di base come pot odds, pot equity, overcards e del modo in cui giocarle (ribadisco, del modo in cui giocarle secondo uno stile più loose) e simili. Si tratta di un ottimo libro se già avete buone basi, ma non è il libro intorno al quale sviluppare la vostra intera strategia, perché se giocate loose come gli autori dicono a un tavolo con alcuni giocatori tight e aggressivi, vedrete il vostro bankroll prosciugarsi in modo abbastanza costante. Questo libro comunque apre a nuovi orizzonti e propone strategie alle quali molti giocatori non abituati allo stile loose e passivo dei tavoli con poste più basse non penserebbero dal momento che non funzionerebbero bene contro i giocatori più avanzati che loro affrontano ai tavoli con poste più alte. Un consiglio che io stesso seguo è di essere loose secondo il modo descritto da questo libro nelle fasi iniziali di un torneo multitavolo, quando i blinds sono bassi e c’è ancora un alto numero di polli ai tavoli, per poi passare a uno stile più tight quando crescono sia i blinds sia il livello di abilità dei giocatori restanti. Recensione a cura di Wixx http://www.vegaspokerpro.com/