Originariamente pubblicato in USA nel 2003 da:
Cardoza Publishing, 5473 S. EASTERN AVE LAS VEGAS NV 89119 USA
www.cardozapub.com
© 2003 Mike Caro
© 2007 Boogaloo Publishing , casella postale 92, Rovereto (TN)
Una volta che hai masterizzato gli elementi basic di una formula vincente per avere successo con il poker, la psicologia diventa l'ingrediente chiave nel separare i giocatori capaci di andare in pari dai giocatori che vincono consistentemente. Il tipo di psicologia applicata al poker più proficua è l'abilità di leggere i tuoi avversari. Questo è esattamente quello che ti spiegherò in questo libro. Porta questa conoscenza al tavolo da poker e vincerai soldi, niente di più semplice! Ogni comportamento dei tuoi avversari che ti aiuta a determinare quali siano le loro carte è chiamato tell. Osservando attentamente ti accorgerai che gli avversari attraverso il loro comportamento lasciano trasparire la forza delle loro mani. C'è una maniera semplice per leggere i tuoi avversari. Devi imparare le motivazioni che si nascondono dietro le loro azioni. In questo modo, anche quando incontrerai un tell che non hai mai visto, avrai comunque una buona idea di cosa possa significare. Quando avrai finito con questo libro, non dovrai memorizzare tutte le azioni di ogni avversario, perché sarai in grado di far rientrare i loro comportamenti in categorie universali di tell. Spesso saprai esattamente che carte hanno in mano e, ancora meglio, saprai perché si stanno comportando in una determinata maniera. Entrerai nel profondo dei loro pensieri. A volte saprai esattamente che carte ha un avversario, tanto che se le voltasse a faccia in su!
(contiene 179 foto originali; spesso proposte in dimensioni maggiori rispetto all'edizione americana)
Pochi libri di poker sono stati letti tanto quanto questo, giunto alla sua terza revisione importante dalla sua prima pubblicazione da parte della Gambling Times, Inc.. Io ho una copia delle edizioni della Gambling Times e della Cardoza. Oltre a recensire il libro, posso quindi paragonare queste due versioni. Tra queste due pubblicazioni c'è stata un'edizione pubblicata dalla Mike Caro University of Poker, Gaming and Life Strategy che però non ho. Poker Tells inizia con del materiale introduttivo che spiega di cosa si parla in questo libro, una spiegazione della terminologia adoperata, una spiegazione delle MCU Poker Charts dell'autore e una presentazione sulla "Legge di Caro del Loose Wiring". Queste ultime due non erano presenti nell'edizione della Gambling Times. L’introduzione dà un buon lancio al libro. Il lettore si fa una buona idea dell’orientamento verso cui si muove questo libro.Le successive quattro sezioni si occupano delle varie situazioni in cui dei giocatori potrebbero esibire dei “tell”. Vale a dire che dei giocatori regalano delle informazioni sulla forza delle loro mani attraverso le loro azioni. Queste sezioni sono intitolate: "Tell di giocatori che non se ne rendono conto", "Tell dagli attori", "Alcuni tell generali" e "Il suono dei tell". I tell vengono trattati uno alla volta. Ogni spiegazione comprende una o più fotografie che ritraggono il comportamento in questione, una categorizzazione del tell, una spiegazione di ciò che sta a indicare, una discussione su ciò che spinge a questo comportamento, una stima dell'affidabilità del tell e una stima del valore che ha per un giocatore attento. I tell che l'autore tratta non sono cambiati rispetto all'edizione originale, con l’eccezione che in quest’ultima le immagini sono un po' più piccole e la maggior parte dell'abbigliamento e delle acconciature degli attori che esibiscono i tell non sono più attuali.Due critiche che muovo nei confronti di questo libro sono che non credo che le percentuali di affidabilità dei tell siano accurate e non penso che il valore orario di ciascun tell sia realistico. Com’è ovvio moltissimi giocatori di poker hanno letto questo libro ed esso ha senz'altro influito sul modo in cui si gioca. Ciò nondimeno, i valori sull'affidabilità sono probabilmente ancora abbastanza utili se guardati in modo relativo. Vale a dire che, in assenza di altre informazioni, può essere ragionevole dare per scontato che un tell cui Caro assegna un fattore di affidabilità del 97% sia più affidabile rispetto a uno cui ha assegnato un fattore di affidabilità del 60%. Tuttavia, questi dati vanno determinati caso per caso. Francamente, non riesco a capire come siano state elaborate le statistiche sul valore orario dei tell e consiglierei di non badare assolutamente a questi valori. Il libro confeziona il tutto con delle informazioni riepilogative, un quiz sul materiale trattato dal libro e dei pensieri finali da parte dell'autore. La scorrevolezza complessiva del libro è ben sviluppata e il materiale viene presentato in modo chiaro e logico. A volte il comportamento mostrato in una data immagine non risulta subito chiaro, ma è anche vero che può rivelarsi molto difficile catturarlo in un singolo fotogramma. Anche in quei casi in cui la fotografia può risultare difficile da decifrare, il testo che accompagna l'immagine in genere basta a capire a cosa stia pensando l'autore. Nonostante qualche difetto di poco conto e l'età del libro (20 anni nel momento in cui scrivo questa recensione), Poker Tells rimane ancora oggi uno dei libri di poker più importanti mai scritti ed è straordinario che questo libro sia ancora in commercio. Anche se si rivelerà sicuramente più utile per chi gioca dal vivo piuttosto che online, i suoi principi non conoscono tempo e probabilmente gioveranno a ogni giocatore di poker attento che partecipi a un qualsiasi tavolo. Ci sono in commercio tanti libri di poker che parlano di ogni aspetto del gioco tranne che dei tell. Una delle ragioni di ciò è che non si può fare molto meglio rispetto a un’opera di riferimento come quella scritta da Caro. Soprattutto per questo motivo, troppo poco è stato cambiato o aggiunto perché chiunque possieda già l'edizione originale di questo libro abbia bisogno della versione aggiornata. Comunque sia, nessuna biblioteca si potrebbe definire completa senza una copia di questo libro. In sintesi: sebbene non creda che ogni singola informazione presente in questo libro sia importante o anche solo utile, Poker Tells è uno dei classici indispensabili della cultura pokeristica e ogni giocatore di poker serio farebbe bene a leggerne e studiarne i contenuti. Per quanto il gioco possa essere cambiato negli ultimi 20 anni, i contenuti di Poker Tells rimangono del tutto attuali. Lungo questo arco di tempo il libro stesso non è cambiato molto, di conseguenza a chi ha l'edizione originale non serve comprarne una nuova.
Recensione a cura di Nick Christenson
per www.lvrevealed.com
Quasi tutti gli appassionati di poker conoscono il detto “Debole significa forte e forte significa debole”. Ma non tutti sanno da dove questo detto, che descrive i comportamenti fisici dei giocatori nell’atto di puntare, ha avuto origine. È tratto da uno dei classici della letteratura pokeristica, Poker Tells di Caro, che azzarderei a dire che fa parte del Monte Rushmore dei libri di poker, insieme ai volumi Super System di Brunson e ai libri di Harrington sull’hold’em. Mentre questi ultimi due autori ne fanno parte per avere svelato molti dei segreti dei professionisti riguardo a come giocare tutta una serie di varianti di poker, Mike Caro si è guadagnato il suo posto insegnando agli altri a giocare sugli avversari. Il suo libro rappresentò una rivoluzione all’epoca in cui fu pubblicato ed è tutt’ora attuale. Per chi in fatto di poker ha un’esperienza che si limita al gioco online, occorre leggere e assimilare questo libro prima di uscire di casa per andare a giocare dal vivo, poiché riconoscere il comportamento di un giocatore rappresenta un vantaggio realmente sfruttabile soltanto quando ci si trova seduti proprio di fronte a qualcun altro. Caro suddivide il libro in base a una serie di diversi tipi di azioni da parte dei giocatori, che vanno dall’inconscio ai movimenti degli interpreti passando per i tell rivelati dai soli suoni. Inoltre inizia con un capitolo su ciò che definisce Legge di Caro del loose wiring, in cui afferma inequivocabilmente che molte delle puntate dei propri avversari sembrano non avere né capo né coda PERCHÉ IN REALTÀ NON NE HANNO. Per chi di voi è rimasto seduto perplesso davanti alle mani con le quali altri giocatori sembrano puntare e vincere, questo capitolo arriverà come un conforto per quelle volte in cui è stato demolito crudelmente e con disinvoltura o ai tavoli cash o nei tornei da questo tipo di gioco. Il cuore del libro è un’analisi punto per punto di gran parte dei classici tell che Caro ha notato al tavolo. Sono di accompagnamento a ciascuno di essi o una singola fotografia o una serie di fotogrammi che illustrano il movimento nel suo svolgimento. Molti di questi risulteranno familiari ai giocatori live di lungo corso, come il rischio derivante dal puntare contro un giocatore che guarda dappertutto tranne che all’azione e che appare intenzionalmente disinteressato nei confronti di ciò che sta succedendo o l’inevitabilità di trovarsi di fronte a una mano monster quando un giocatore prende a tremare in modo incontrollato. Riguardo a quest’ultimo punto, Caro entra nei particolari della reazione psicologica che si verifica quando lo stress dell’ignoto viene rimpiazzato dalla certezza di vincere. Chi di voi ha seguito le WSOP 2010 in tv avrà potuto vedere l’ex campione Joseph Hachem foldare una buona mano dopo che disse al suo avversario “Stai tremando come una foglia”. A un certo punto, l’autore codifica varie sue osservazioni nelle Leggi di Caro dei tell, le quali sono poi riassunte alla fine del libro per una consultazione agevole. Tra queste vi sono perle come: “I giocatori o recitano o non recitano. Nel caso recitassero, allora prendete una decisione su cosa vogliono che facciate e deludeteli” - “Un giocatore dà un’occhiata di nascosto alle sue chips soltanto quando sta valutando se puntare – e quasi sempre perché è stato aiutato dalla sua mano” e “Se un individuo dal gioco non raffinato punta e poi dice qual è la sua mano nell’attesa di un call, probabilmente non sta bluffando.” Memorizzare queste leggi e prestargli attenzione al tavolo può fare la differenza tra vincere e perdere cifre esorbitanti. Ogni tell viene analizzato nel dettaglio, con Caro che parla di quanto possa essere attendibile per i giocatori deboli, medi o forti, del valore orario che la percezione del tell e le contromisure a esso dovrebbero mostrare per voi a vari limiti di gioco, di qual è la causa e il meccanismo del tell. La cosa innovativa è che Caro mette in chiaro che nessuno dei tell è attendibile al 100% e che i giocatori forti possono mostrare ad arte dei gesti intesi a portarvi a prendere la decisione sbagliata. Raccomanda di non giocare sin da subito in base ai tell che vedete, ma piuttosto di aspettare di vedere se si ripresentano continuamente, cosicché possiate guadagnare stabilmente a scapito del giocatore che li esibisce. L’ultimo capitolo del libro è un esame finale, nel quale l’autore pone una serie di domande su delle fotografie che raffigurano giocatori che si comportano in certi particolari modi, invitandovi a mettere alla prova le vostre capacità di osservazione per constatare cosa avete imparato nel corso del libro È una buona analisi di ciò che ha cercato di insegnare e consente al lettore di capire la quantità di informazioni che ha assimilato correttamente. Se c’è una qualche critica che ho da muovere nei confronti di questo libro, è che le fotografie non sono della più alta qualità e a volte sembrano un po’ sfuocate e non del tutto chiare riguardo a ciò che cercano di far capire. Grazie ai progressi tecnologici degli ultimi anni Caro potrebbe facilmente aggiornare queste foto o, ancora meglio, affiancare al libro un video di alta qualità in formato DVD che serva da manuale didattico di approfondimento per il lettore. Lo si potrebbe fare o mettendolo come allegato al libro o come risorsa online riservata agli acquirenti del libro; e potrebbe accrescere enormemente il valore formativo. A parte questa piccola riserva, il libro di Caro è ed è sempre stato un classico e una lettura obbligata per ogni serio giocatore di poker. Mentre ci sono giocatori e autori come Dan Harrington che tendono a non considerare i tell un elemento importante del poker, al tavolo altri grandi giocatori sembrano avvalersi continuamente delle indicazioni che Caro ha dato, trovando perfino nei loro migliori avversari particolari i comportamenti fisici che poi possono sfruttare. Sebbene possa non essere facile inserire nel vostro gioco tutte le idee presentate nel libro, anche solo imparare alcune delle più importanti regole generali in esso presenti varrà il tempo e l’energia spesi a leggere questo indispensabile volume.
Recensione a cura di ClearSpine
per www.Pokerworks.com