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Libri Poker

Copertina libro
SMALL STAKES
Miller / Sklansky / Malmuth
Disponibile
Pagine: 341
Codice ISBN: 9788897257165
Caratteristiche: carta avorio; brossura fresata; copertina plastificata
Tradotto in Italiano
Prezzo: 22.00 €


Copertina originale
COPERTINA ORIGINALE

Titolo originale

Small Stakes Hold'Em

Originariamente pubblicato in USA nel 2004 da:

Two Plus Two Publishing LLC 32 Commerce CenterDrive Henderson, NV 89014

© 2004 Two Plus Two Publishing LLC

© 2008 Boogaloo Publishing , casella postale 92, Rovereto (TN)


Scheda Libro

Questo non è un libro per principianti. Nonostante il titolo, le idee sviluppate sono valide per tutti i limiti. Noi insegniamo come tu possa vincere il massimo in qualsiasi partita in cui i tuoi avversari giochino troppe mani e si spingano troppo in là con esse. Questo tipo di partite sono onnipresenti ai limiti bassi ma sono anche comuni a stakes medi e a volte anche in tavoli con stakes più alti. Scrivere un buon libro riguardo lo small stakes hold 'em non è facile. Solo perché gli avversari che tu incontri in queste partite hanno capacità che vanno dallo scarso al mediocre, questo non significa che spiegare come batterli possa essere ugualmente semplice. Al contrario, per sottolineare i concetti di cui avrai bisogno per "estrarre" il massimo da questi giocatori, bisognerebbe andare in profondità, diversamente da quanto sarebbe invece sufficiente per battere i giocatori più bravi in partite con limiti più alti. Tutto quello che va detto, è che l'esplosione del poker ha fatto diventare le partite a stakes bassi il modo più semplice per fare soldi. Su Internet puoi giocare molte mani in un'ora. Infatti è possibile giocare due, tre partite alla volta, oltre a giocare cinque volte più velocemente che dal vivo. Inoltre non devi dare mance. L'Hold 'em è sempre più popolare, e questo ha introdotto ondate di nuovi giocatori, molti dei quali scarsi. Questo tipo di giocatori ha reso queste partite molto più loose e molto più profittevoli. Una strategia vincente concepita per un gioco più tight, adatto a partite più difficili, sarebbe comunque valida in queste nuove condizioni, ma in ogni caso non è più la strategia ottimale. Per vincere il massimo occorre definire la strategia considerando le nuove condizioni, specificatamente mettendo i tuoi avversari loose in condizione di commettere errori.


Sommario

I numeri si riferiscono alle pagine in maniera da rendersi conto come è strutturato il libro (la numerazione si riferisce alla prima tiratura; successive tirature potrebbero avere numerazioni di pagine differenti, fermo restando contenuto invariato)
DAVID SKLANSKY 1 MASON MALMUTH 3 ED MILLER 5 PERCHÈ QUESTO LIBRO... 6 INTRODUZIONE 9 USARE QUESTO LIBRO 11 INTRODUZIONE 15 DA DOVE VENGONO I SOLDI 16 CONCETTI FONDAMENTALI DEL GIOCO D'AZZARDO 19 ASPETTATIVA 19 PRENDERE DECISIONI NEI GIOCHI DI AZZARDO 22 PRENDERE DECISIONI NEL POKER 23 PENSIERI FINALI 25 ALCUNI CONCETTI SPECIFICI SUL POKER 26 POT ODDS 27 IMPLIED ODDS 31 REVERSE IMPLIED ODDS 33 POT EQUITY 35 CALCOLARE IL PIATTO 37 CASUALITÀ ED EVENTI INDIPENDENTI 39 CONCETTI SULL'AZZARDO - PENSIERI FINALI 41 INTRODUZIONE 43 CONCETTI SUL GIOCO PRE-FLOP 45 TIGHT IS RIGHT 45 MANI DA NON GIOCARE E DENARO MORTO (DEAD MONEY) 47 TRE TIPI DI MANO 49 MANI TOP-PAIR 49 MANI SPECULATIVE 51 MANI SUPER 52 IL POTERE DELLA DOMINAZIONE 53 IL VALORE DELLA POSIZIONE 54 GLI ATTRIBUTI DELLE MANI SPAIATE (NON – PAIR) 55 L'IMPORTANZA DI ESSERE SUITED 57 EVITARE GLI ERRORI COSTOSI 59 GIOCARE MANI DEBOLI FUORI POSIZIONE 59 COLD-CALLING SUI RILANCI AVENDO MANI MEDIOCRI 60 PENSIERI FINALI 63 CATEGORIE DELLE MANI PRE-FLOP 64 COPPIE SERVITE 64 MANI “MONSTER” (AA E KK) 64 COPPIE ALTE (QQ, JJ E TT) 65 COPPIE MEDIE (99,88 E 77) 65 COPPIE BASSE (66-22) 66 CARTE SUITED 66 FIGURE ALTE SUITED (BIG BROADWAY: AKs-ATs, KQs E Kjs) 66 FIGURE BASSE SUITED ("LITTLE BROADWAY": QJs, KTs, QTs E Jts) 68 ASSI SUITED (A9s-A2s) 69 RE SUITED (K9s-K2s) 70 SUITED CONNECTORS: T9s-54s, J9s-64s, Q9s-96s, Q8s e J7s 71 MANI-SPAZZATURA SUITED 71 CARTE OFFSUIT 72 FIGURE ALTE OFFSUIT (BIG OFFSUIT BROADWAY: AK, AQ, AJ E KQ) 72 FIGURE BASSE OFFSUIT (LITTLE OFFSUIT BROADWAY: AT, KJ, QJ, KT, QT, JT) 73 MANI-SPAZZATURA OFFSUIT (QUALSIASI MANO OFFSUITED NON ANCORA MENZIONATA) 73 PENSIERI FINALI 74 RACCOMANDAZIONI PRE-FLOP 75 PARTITE TIGHT (3-5 GIOCATORI IN MEDIA SUL FLOP) 78 PARTITE LOOSE (6-8 GIOCATORI IN MEDIA SUL FLOP) 80 QUALCHE VELOCE NOTA CIRCA LE RACCOMANDAZIONI 83 PENSIERI FINALI 91 GIOCO PRE-FLOP - PENSIERI FINALI 92 INTRODUZIONE 94 CONTARE GLI OUTS 96 OUTS PARZIALI 97 PROGETTI BACKDOOR 99 REDRAW 102 POSIZIONE RELATIVA 103 PENSIERI FINALI 104 TROVARE GLI OUTS NASCOSTI 106 OUTS NASCOSTI - ESERCIZI 108 PENSIERI FINALI 111 VALUTAZIONE DEL FLOP: MANI COMPLETATE 112 TOP-PAIR O OVER-PAIR 113 MANI SENZA REDRAW 113 MANI CON REDRAW 117 COPPIE PIÙ BASSE DELLA TOP PAIR 119 DOPPIA COPPIA 123 SET 125 TRIPS 126 PENSIERI FINALI 127 VALUTAZIONE DEL FLOP: MANI A PROGETTO (DRAWING HANDS) 128 PROGETTI COLORE 129 PROGETTI SCALA 134 PROGETTI POTENTI 139 PENSIERI FINALI 141 PIATTI GRANDI vs PIATTI PICCOLI 143 GIUDICARE LA DIMENSIONE DEL PIATTO 143 AGGIUSTAMENTI PER I PIATTI PICCOLI 144 AGGIUSTAMENTI PER PIATTI GROSSI 146 GIOCARE AGGRESSIVE CON MANI MARGINALI 146 CONTINUARE QUANDO TU POTRESTI ESSERE DRAWING DEAD 148 PENSIERI FINALI 150 PROTEZIONE DELLA TUA MANO 151 QUANDO UN CALL NON PUÒ ESSERE OPPORTUNO 154 PROTEGGERE PROGETTI E COMPRARE OUTS 156 QUANDO UN RILANCIO NON PROTEGGEREBBE LA TUA MANO 158 QUANDO LA PUNTATA SUL FLOP PROVIENE DALLA TUA SINISTRA 160 QUANDO IL PIATTO È ESTREMAMENTE GROSSO 161 PENSIERI FINALI 164 RILANCIARE PER OTTENERE UNA CARTA GRATIS (“FREE CARD”) 165 QUANDO USARE LA GIOCATA PER OTTENERE UNA FREE CARD 167 LETTURA DELLA MANO E GIOCATA DELLA FREE CARD 170 RINUNCIARE ALLA FREE CARD 172 LO SHOWDOWN ECONOMICO 173 PENSIERI FINALI 178 SLOWPLAY 179 PENSIERI FINALI 181 DUE MANI DA OVER-PAIR 182 PENSIERI FINALI 186 CONCETTI POST FLOP - PENSIERI FINALI 187 INTRODUZIONE 189 PUNTARE PER VALORE SUL RIVER 190 PUNTARE PER VALORE QUANDO ARRIVA UNA CARTA CHE SPAVENTA 194 PENSIERI FINALI 197 GIOCARE SUL RIVER QUANDO IL PIATTO È GROSSO 199 PENSIERI FINALI 202 PREFERIRE GLI OVERCALL 203 DUE SITUAZIONI COMUNI PER FARE CALL 205 PENSIERI FINALI 207 QUANDO È MEGLIO EVITARE OVERCALL 208 PENSIERI FINALI 213 IL GIOCO SUL RIVER - PENSIERI FINALI 214 INTRODUZIONE 216 GIOCARE LE OVERCARDS 216 LE OVERCARDS VOGLIONO BOARDS SCOORDINATI 218 I PROGETTI BACKDOOR RINFORZANO LE OVERCARDS 219 LE OVERCARDS PREFERISCONO POCHI AVVERSARI 220 PUNTARE SUL FLOP 222 CHIAMARE E RILANCIARE SUL FLOP 226 GIOCARE IL TURN 228 PENSIERI FINALI 230 COSTRUIRE GRANDI PIATTI PRIMA DEL FLOP 232 ASSO RE NON È SOLO UNA MANO A PROGETTO 233 PENSIERI FINALI 235 CALL LOOSE SUL FLOP 236 L'USO DEI TELLS 238 ATTACCA LA DEBOLEZZA 238 USA I TELLS IN MANIERA CAUTA QUANDO IL PIATTO È GRANDE 241 PENSIERI FINALI 242 IMMAGINE 243 ARGOMENTI IN MISCELLANEA PENSIERI FINALI 247 INTRODUZIONE 249 MANI QUIZ - GIOCO PREFLOP 249 MANI QUIZ - GIOCO SUL FLOP 257 MANI QUIZ - GIOCO SUL TURN 275 MANI QUIZ - GIOCO SUL RIVER 287 MANI QUIZ - PENSIERI FINALI 298 INTRODUZIONE 300 CONCETTI PRE-FLOP 301 CATEGORIE DELLE MANI PRE-FLOP 304 RACCOMANDAZIONI PRE-FLOP 307 PIATTI GROSSI VS PIATTI PICCOLI 308 PROTEZIONE DELLA TUA MANO 310 RILANCIARE PER UNA CARTA GRATIS 312 SLOWPLAY 314 DUE MANI DA OVER PAIR 315 PUNTARE PER VALORE SUL RIVER 316 GIOCARE SUL RIVER QUANDO IL PIATTO È GRANDE 317 CERCARE OVERCALL 319 QUANDO È MEGLIO EVITARE OVERCALL 320 GIOCARE LE OVERCARDS 320 COSTRUIRE UN PIATTO GROSSO PRIMA DEL FLOP 323 CALL LOOSE SUL FLOP 324 DOMANDE E RISPOSTE PENSIERI FINALI 324 GLOSSARIO 326
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Per essere un professionista del cash game, ovvero fare del poker la fonte di reddito primaria, non occorre necessariamente giocare high stakes scontrandosi contro i migliori del mondo: il primo obiettivo è infatti riuscire a battere con costanza i tavoli “bassi”.Proprio a questo tipo di traguardo è rivolto “No Limit Hold’Em Small Stakes”: gli autori Ed Miller, Sunny Metha, Matt Flynn hanno scelto le partite small stakes online che rappresentano lo scoglio da superare per chi vuole “campare” con questo gioco. Sfogliando le oltre 300 pagine del testo ci si imbatte innanzitutto in un primo capitolo dedicato al concetto dell’equity, diversificata tra showdown e steal, spiegando come prendere per effettuare le decisioni giuste.Si passa poi al capitolo chiave del libro, dove per oltre 200 pagine gli autori spiegano come essere vincenti nel cash game online con blinds 1 / 2 $: parliamo dell’importanza del blinds stealing, dell’utilizzo delle “barrel” per valore o in bluff per poi passare alle value bet, alla pianificazione delle puntate in relazione al committment e i rapporti tra stack e pot, chiudendo con lo studio delle 3-bet, dello squeeze, del floating e di altri numerosi argomenti scelti con cura certosina; ogni paragrafo poi è corredato da numero esempi con “hand history” di mani rappresentative, con conseguenti spiegazioni accurate e chiare per fissare al meglio i concetti esposti. Nella terza parte si introduce una “tavola delle leggi” con i sette passi per avere successo al NL Holdem come lo stile di gioco, la posizione, il commitment e la concentrazione, per poi chiudere con il capitolo finale: è dedicato ai concetti più complessi, e che richiedono maggior attenzione e studio, per chi vuole salire ancora di livello verso gli hisg takes e ha bisogno quindi di strumenti più avanzati e mosse meno convenzionali come il bilanciamento delle linee di gioco. Uno dei libri più utili per chi vuole migliorarsi nel gioco cash e non farsi trovare impreparato per il debutto sulle poker rooms.it; un volume che aprirà la mente all’utente medio e che perfezionerà le tecniche dei più esperti, in definitiva, un libro che farà ripagare la spesa davvero in breve tempo. Pubblicato in Usa da Miller, Metha, Flynn, è disponibile in italiano su www.boogaloopublishing.com a 35 euro. Recensione a cura di Carmine “Mamma51” Ferroper Poker Sportivohttp://www.pokersportivo.eu/
 
Uno dei libri di strategia sul cash game più ricercati, scritto in collaborazione da tre grandi studiosi del Texas Holdem No Limit in tutte le sue varianti anche se le maggiori nozioni e quelle più preziose sono fornite da Ed Miller. Il libro può essere considerato il sequel di Professional No-Limit Hold'em, Volume 1, sempre degli stessi autori, ma certamente può essere letto anche senza aver visionato il suo predecessore che principalmente prende in considerazione il gioco Online.Miller Mehta e Flynn, ancora una volta, forniscono molte e innovative strategie utili per coloro che cercano di spingere il loro no-limit hold'em ai massimi livelli. Il libro di certo non è per i principianti come sottolineano gli stessi autori, che asseriscono che una delle basi fondamentali dalle quali partire è che a Texas Holdem No LImit, ci sono solo due modi per far soldi (specialmente nel cash) e precisamente: Avere la mano migliore, oppure Rubare il piatto. Ogni mano, nell' hold'em, ha sia un certo grado di "showdown equity" che di "steal equity" con azioni che possono cambiare radicalmente con tante altre variabili, che incidono sulle modalità di una mano (la posizione, lo stile degli avversari, la dimensione dello stack e del piatto, le propria carte, le carte comuni, l'azione way after way ecc).Il libro contiene numerosissimi esempi che spiegano in modo dettagliato le varie fasi di gioco ed i processi mentali da fare in alcune particolari occasioni. Small Stakes No-Limit Hold'em è  ben scritto, ed anche i concetti più difficili, vengono esposti in modo molto chiaro. Sicuramente richiede letture multiple per essere assimiliato al meglio, ma ne vale la pena, in molti lo definiscono come uno dei contributi più significativi per la strategia sul no-limit hold'em cash game.Recensione a cura di Diego "DiegoElvis" Ricci per Pokeritaliawebhttp://www.pokeritaliaweb.org
 
Small Stakes Hold'em mette insieme tre dei più autorevoli teoristi del Texas Hold'em per orientare il lettore nel gioco cash ai micro limiti. Consideranto il valore degli autori il libro ha un grosso potenziale. Small Stakes Hold'em ha più di 360 pagine ed è nel classico stile dei precedenti libri di Sklansky. E' diviso in sette capitoli ed ogni uno di questi ha sezioni principali e sottosezioni.La lettura si sussegue partendo dalla teoria spiegando il gioco preflop, post flop e come regolarsi al river. Altra sezione dedicata ad argomenti misti quali la costruzione di un pot. Ovviamente presente la sezione quiz, non sarebbe un libro di Sklansky senza.Vantaggi unici.Quando si ritrovano tre personalità come queste a scrivere un libro non c'è paragone con un libro di uno dei tre preso singolarmente. Equivale a prendere un libro di Sklansky ed approfondirne gli argomenti in maniera scrupolosa.Ovviamente è scritto in maniera molto chiara e senza spazio all'ambiguità. Se lo leggi e ne segui la logica comprenderai interamente il punto di vista degli scrittori. Prezioso sopratutto perché è focalizzato  interamente su un solo gioco (THE) ad un solo livello (small stakes).SvantaggiLo svantaggio nel libri di Sklansky è sempre lo stesso: se odiate i calcoli e la simbologia matematica preparatevi ad una difficile lettura. Inoltre questo libro realmente presume un tipo di gioco molto "loose". Ma molto davvero! Bisognerebbe praticamente giocare il flop ad ogni mano. Il libro usa un modo di spiegazione per soli lettori adulti. Come se non potesse leggerlo nessun altro...ConclusioniUna lettura difficile ma vale la pena se giocate regolarmente a questi livelli.Punto focale: OttimoConcentrazione massima sul HE micro limitQualità dei consiglli: BuonoNon siamo sicuri sul tipo di gioco consigliato e c'è bisogno di molte mani da giocare per fare una comparazione adeguata.Esempi: OttimoC'è una sezione di quiz che concede parecchi consigli.Leggibilità: ScarsoC'è la firma di Sklansky. Sapete cosa vuol dire...Adeguatezza: SufficienteNon siamo sicuri che al giorno d'oggi si possano trovare avversari tanto sciocchi.Complessivamente: Buono.Sicuramente sopra la media.Il miglior libro scritto da Sklansky malgrado le difficoltà nello scorrimento dello stesso.Recensione a cura di Pokeritaliawebhttp://www.pokeritaliaweb.org
 
Il No Limit Hold'em è indubbiamente la variante #1 del poker nel mondo in questo momento e tutti i grossi tornei di poker che vediamo in TV sono giocati in questo formato. Prima del grosso boom del No Limit Hold'em, il Limit era il gioco che si giocava nelle sale di carte d'Europa e America. Il Limit Hold'em è inoltre il gioco perfetto per imparare il poker e molte delle grandi stelle oggi hanno iniziato con il Limit. E mentre assistiamo a sempre più tavoli No Limit a bassi limiti scomparire dai casinò di tutto il mondo, i tavoli Limit rimangono. Quindi, imparare un paio di cose sul Limit Hold'em non è di certo una brutta idea, questo è il motivo per cui ho scelto di parlare del libro 'Small Stakes Hold'em' questa settimana. Quando si inizia a giocare Limit è sempre meglio iniziare con i limiti più bassi. Online questi sono i tavoli con i centesimi, mentre in casinò gli stakes potrebbero essere intorno ai $2/$4. A questi limiti bassi incontrerai un sacco di giocatori scarsi, online così come dal vivo al casinò, che non sanno niente riguardo la selezione delle mani e tendono a chiamare ogni progetto fino al river. La tua prima reazione potrebbe essere che questi giocatori sono irritanti e che non c'è nulla che tu possa imparare da loro, ma in realtà è proprio il contrario. Come sfruttare le falle di questi giocatori scarsi è qualcosa che tu puoi imparare in questo libro scritto da Malmuth, Miller e Sklansky. Questo non è un manuale per i completi principianti. Il libro presume che tu sappia le regole del gioco (Limit) e che tu abbia familiarità con la terminologia del poker. L'obiettivo di questo libro è di permetterti di ottenere più valore dalle tue mani quando giochi contro questi principianti loose.Recensione a cura di Pokernewshttp://it.pokernews.com
 
Chi frequenta il mondo del poker da un po’ sa che esiste una grande differenza tra il modo in cui un giocatore approccia un tavolo con poste alte e il modo in cui si dovrebbe giocare a un tavolo con poste basse. Coloro che provano a giocare ai limiti bassi con la stessa strategia di cui si servono ai tavoli con poste alte scopriranno di stare morendo dissanguati attraverso migliaia di piccoli tagli. David Sklansky è uno dei nomi più rispettati quando si tratta di scrivere guide sul poker. Questo libro è fondamentalmente una guida per la strategia ai limiti bassi indirizzata a giocatori un po’ più avanzati. Coloro che sono alle prime armi troveranno molte delle istruzioni inserite in questo tomo al di sopra della loro capacità di comprensione. Molti rischiano di trovare questo libro una lettura difficile perché (come gran parte delle proposte di Sklansky) questo libro presenta un forte elemento di matematica. Il tono globale di questo libro è più simile a quello di un vero e proprio libro di testo che non a quello di una guida strategica. Il grande punto di forza di questo libro è il livello di approfondimento toccato. Non serve una visione del gioco di “alto livello”. Small Stakes arriva al nocciolo e descrive cosa fare in situazioni specifiche. Gli esempi sono ben illustrati e non fanno riferimento soltanto alle mani che si hanno, a cosa hanno gli avversari e a cosa fare, ma descrivono anche quanto c’è nel piatto. Si spiega il modo in cui giocare e come gli avversari cambieranno gioco in base a quanto c’è nel piatto. Il grande dettaglio non lascerà ai lettori alcun dubbio su cosa fare di fronte a situazioni reali simili. Tra gli argomenti inseriti in questa proposta ci sono le implied odds, la pot equity, le mani speculative, la posizione, l’importanza del fattore suited, le categorie delle mani, il calcolo degli outs, la valutazione del flop, il confronto tra piatti grossi e piatti piccoli, la protezione della mano, la puntata per valore al river e come giocare le overcards. Per assicurare che il lettore abbia assimilato quanto più possibile sono inclusi oltre 50 quiz su cosa il lettore dovrebbe fare nella data situazione. Nessun libro può garantire il successo nel poker; ci sono semplicemente troppi fattori X nel gioco. Tuttavia le istruzioni proposte qui saranno utili a mettere il lettore nella posizione di potere vincere. Recensione a cura di www.launchpoker.com
 
Questo è il testo per eccellenza sui tavoli di limit hold’em con blinds inferiori a $15/$30. Non per sembrare una di quelle persone che offrono le loro testimonianze nelle televendite notturne, ma questo libro mi ha cambiato la vita. Imparai a giocare seguendo inizialmente uno stile molto tight ed ero un giocatore vincente, ma capii davvero perché certe giocate funzionano, perché non fare certe giocate e perché l’aggressività è la chiave per vincere soltanto quando ebbi l’occasione di leggere questo straordinario libro. Da altri libri che ha scritto David Sklansky ne può uscire a volte come un arrogante, a volte come un fanatico della matematica e a volte come un genio tormentato, nel senso che a volte non si afferra ciò che sta disperatamente cercando di spiegare. Ma non da questo libro. Fra i concetti di Sklansky importati da Hold’em Poker (un altro libro pubblicato da 2+2) e l’approccio e gli esempi di buonsenso di Ed Miller, questo libro "fa centro". Quando lo leggerete, anche voi "farete centro". Vi insegna il limit hold’em, dalle mani di partenza, a come variare il gioco, passando per quasi tutti i tipi di gioco raffinato possiate mai immaginare (e quando NON farvi ricorso) e lo fa in un modo straordinariamente facile da capire. A parte questo, vi garantisco che, quando tornerete a rileggerlo dopo che lo avrete già letto, farete caso a qualcosa che non avevate notato, un’indicazione preziosa che, seguita correttamente, migliorerà il vostro gioco. Questo libro è un classico e rientra nella lista ristretta di testi didattici di ogni giocatore. Recensione a cura di Tiburon41 http://www.vegaspokerpro.com/
 
Se siete appassionati di limit poker con poste basse il libro che dovete avere è questo! Ed Miller ha un modo di scrivere di facile lettura e Sklansky contribuisce con la stessa energia che mostra nei suoi libri di teoria avanzata al mondo del limit poker con poste basse. Questo libro analizza la selezione delle carte prima del flop e poi diventa scoppiettante con la sua sezione dedicata alle mosse postflop e a calcolo delle pot odds. Gli autori presentano i valori statistici di ogni possibile mano di partenza e questo comprende una tabella con le mani da giocare a seconda della posizione e all’azione da fare tra call, raise e fold. Il bello della tabella relativa al gioco preflop è che è distinta in due parti: tavolo di limit tight (3-5 giocatori vedono il flop) e tavolo loose (6-8 giocatori che vedono il flop). Fondamentalmente, il vecchio mantra che detta di giocare tight quando gli altri giocano loose non è consigliato per il limit perché la presenza di più persone nel piatto comporta che quando centrate le vostre mani monster venite ricompensati profumatamente. Miller e Sklansky sviluppano quattro concetti fondamentali relativi al gioco preflop: #1 Giocate tight da early position – poiché non potete sapere quanti rilanci ci saranno dopo di voi. #2 Rilanciate con le vostre mani di partenza migliori (soprattutto se siete i primi ad entrare nel piatto) – quindi nel caso in quattro entrino nel piatto prima di voi con un limp, avere una mano premium rappresenta il sistema migliore per cominciare a creare un piatto gigantesco per la vostra mano monster. #3 Giocate soltanto carte offsuit alte – le carte offsuit vi danno meno modo di realizzare un colore, che lui considera essere uno dei progetti più forti nel limit poker. #4 Giocate tight se qualcuno prima di voi rilancia – è vero che in molti giocano loose e con aggressività, ma quando gli altri rilanciano dovete dare loro credito fino a prova contraria. Secondo me, chiunque può giocare le carte di partenza giuste ed è quindi la trattazione del gioco postflop a rendere questo libro scoppiettante. Ovviamente, essendo un libro di Sklansky, l’autore tira fuori la sua sezione sulle pot odds e implied odds. Ecco una sintesi della sezione dedicata al gioco postflop. Valutazione del flop – gli autori entrano nel dettaglio del calcolo degli outs e dei redraw, compresi outs backdoor e calcolo di pot e implied odds. È importante anche riconoscere quelle mani che potrebbero superare la vostra rendendola meno forte. Piatti grandi vs Piatti piccoli – anche la dimensione del piatto detta se rilanciare, fare check o fold in certe situazioni. Il libro spiega i crying call. Molte volte è giusto fare call in presenza di piatti grossi che non in presenza di piatti piccoli. Proteggere la mano – mentre tutti si lamentano sempre della gente che insegue i progetti, qui Miller e Sklansky vi insegnano che finché li fate pagare per i loro progetti mostrerete un profitto nel lungo periodo. Illustrano i casi in cui si sbaglia perché si teme di giocare le mani non così forti (second pair e top pair con kicker debole). Inoltre, gli autori insegnano a non temere di rilanciare con queste mani, soprattutto in presenza di molti giocatori nel piatto. E mostrano situazioni in cui rilanciare non serve a proteggere la propria mano. Giocata della carta gratis – con la protezione della vostra mano rilanciando da late position arriva la giocata relativa alla carta gratis. Viene pressoché naturale fare check prima di chi ha rilanciato. Sfruttate tranquillamente questa tendenza. Slowplay – gli autori affermano che spesso nel limit poker giocare in slowplay le mani forti rappresenta un errore che preclude delle puntate e dà modo agli altri di battervi. Concedete molto di rado delle carte gratis, perché è in questo caso che non avete alcun diritto di lamentarmi del fatto che la gente che vi ha inseguito fino al river ha trovato i suoi due outs che gli permette di battere la vostra mano soltanto apparentemente monster. In questo libro ci sono un sacco di dettagli ed esempi di tutte queste giocate. Anche se questo libro riguarda più i tavoli di limit dal vivo, ho avuto molto successo applicandone i principi anche nel mondo del poker online e l’augurio è che la stessa cosa succeda a voi (beh, tranne contro di me). Recensione a cura di Piney http://www.vegaspokerpro.com/  
 
Small Stakes non vi sarà utile per ogni tavolo di hold’em al quale giocate. È indirizzato ai tavoli con poste più basse che tendono a essere loose, con cinque o più giocatori che vedono regolarmente il flop. Inoltre non è un libro per principianti, dato che dà per scontato che già si conoscano le regole di base del gioco. Non vi sarà molto utile a un tavolo molto tight, che è quello che troverete più spesso giocando online. È specificatamente ideato, piuttosto, per vincere sfruttando gli errori che commettono i giocatori loose ai tavoli con limiti bassi. La sezione sul gioco preflop insegna ad analizzare la forza reale delle proprie carte coperte, che si trattino di carte alte (tipo A-K offsuit), suited (ad esempio A-6 suited) o connectors (come 9-8). Inoltre si impara a giocare correttamente ogni tipo di mano a seconda della posizione. Ricordate che i consigli relativi alla selezione delle mani qui presenti non saranno efficaci a ogni tavolo e imparerete perché certi tipi di mani avranno più valore a certi tavoli. Mentre a un tavolo impegnativo e aggressivo “A-rag suited” non è giocabile, a un tavolo loose può avere molto valore. Ci sono altri buoni argomenti sul gioco preflop, ad esempio come evitare di essere dominati, il cold-calling sui rilanci avversari e il gioco quando si è seduti nei blinds. Il grosso del materiale riguarda, tuttavia, il gioco postflop. Ci sono delle strategie eccellenti per proteggere la propria mano (p.es. spingere gli altri giocatori a foldare). Ad esempio, a volte si dovrebbe attendere il turn prima di proteggere la mano, poiché molti giocatori al flop faranno call con quasi tutto ma abbandoneranno quando al turn le cose si fanno costose. Ci sono dritte su come valutare gli outs, trovare outs nascosti e progetti possibili e stimare la propria equity. E ci sono ottimi consigli sul gioco al river, che è un campo in cui in molti perdono chips perché non puntano a sufficienza per valore, soprattutto quando i loro avversari faranno call con qualsiasi cosa. Imparerete anche a non fare troppo i “furbi” quando molti giocatori vedono il flop, dato che può costare caro. Con così tanti avversari c’è sempre una possibilità di essere battuti (a meno che non abbiate una mano veramente monster). Ma imparerete anche quanto lo slowplay possa costarvi caro in altri modi, in quanto a lungo andare perderete molte puntate. I vostri avversari faranno call con quasi tutto, quindi perché non farli pagare per il loro cattivo gioco? Miller e Sklansky insegnano uno stile aggressivo e di attacco che punisce i giocatori scarsi e loose, che faranno call con ogni mano fino al river. Ci sono un sacco di esempi particolareggiati di mani e quiz su tutti i vari argomenti presenti nel libro. Non è un libro per principianti. Alcune giocate sono complesse e avanzate e non andrebbero provate finché non si avrà una padronanza solida delle basi. Non sempre è una lettura facile e alcuni passi richiedono un po’ di tempo per essere compresi, quindi preparatevi a rileggere alcuni passi. Ricordate, questo libro non va bene per i vecchi tavoli di hold’em, ma è mirato ai tavoli loose. Se seguite le strategie ivi presenti, imparerete a dominare questi tavoli. Recensione a cura di Pjensen http://www.vegaspokerpro.com/
 
"Small Stakes” di Ed Miller, David Sklansky e Mason Malmuth offre dei consigli eccellenti e un’ossatura strategicamente valida a ogni giocatore di hold'em con limiti bassi. Sebbene dia per scontata una conoscenza discreta di alcuni concetti di base (quali la struttura di puntata, come identificare il punto nuts, ecc.), il libro è utile anche come testo per principianti. L'assunto cardinale del libro è che gli avversari sono loose e privi di conoscenze. Quando il libro venne pubblicato, i tavoli con limiti bassi nella maggioranza dei casi erano proprio così. Sebbene il modo del poker si stia evolvendo e molti giocatori stiano diventando più bravi, i consigli dati dal testo di Miller, Sklansky e Malmuth sono ancora fondamentalmente validi. Esaltano uno stile di gioco tight, ma aggressivo e danno delle spiegazioni minuziose di molte delle basi concettuali del loro approccio. Al lettore viene insegnato a stimare la sua aspettativa, a conoscere la pot odds (nonché le implied e le reverse implied odds), a calcolare bene gli outs e a prendere decisioni riguardo alle puntate in ogni giro il gioco. Per consolidare i concetti e facilitare la padronanza delle nozioni, propongono dei validi quiz su delle mani e una sezione con domande e risposte. Tornando a queste sezioni e studiando dopo aver cercato di capire i concetti presentati nel testo può rivelarsi senza prezzo per gli studenti di hold'em. Forse l'unica critica degna di nota da inserire in questa recensione è che Miller, Sklansky e Malmuth danno spesso per scontato che gli avversari siano loose e abbastanza passivi. Anche se sicuramente si possono ancora trovare molti sventurati del genere ai tavoli di hold’em con limiti bassi, dal canto mio ho notato che stanno diminuendo. Sebbene sia possibile che molti giocatori non conoscano ancora nozioni importanti quali il calcolo degli outs o le implied odds, i giocatori appaiono, nel complesso, più tight prima del flop e più aggressivi dopo il flop. Quale che sia la ragione di questo cambiamento, essa dovrebbe spingere a uno stile di gioco un po' più difensivo rispetto a quello a volte caldeggiato in questo libro. Fortunatamente, tuttavia, le linee concettuali generali di questo libro sono così valide che qualsiasi giocatore presti attenzione alle idee presentate con tutta probabilità imparerà ad adattarle a situazioni diverse. Vale a dire che, anche se oggi il gioco del poker può non essere facile come qualche anno fa, le idee di Miller, Sklansky e Malmuth sono ancora efficaci e un buon giocatore può ancora imparare un'ottima strategia di poker leggendo il contenuto del libro. Tutto sommato, questo libro è un manuale strategico eccellente e fornirà a chiunque lo studi attentamente delle basi solide per giocare un poker vincente. Via via che si progredirà (cosa che sicuramente accadrà se ci si atterrà ai consigli contenuti nel libro), diventeranno forse più adeguati libri come "Hold'em Poker Advanced" di Sklansky e Malmuth. Ma al giocatore principiante o intermedio questo testo risulterà senza dubbio utile e, imparando a memoria i concetti che propone, porterà proprio a fare ciò che il sottotitolo indica: "Vincere molto col gioco esperto". Recensione a cura di B. A. Winterhalter http://www.vegaspokerpro.com/  
 
Questo è stato di gran lunga il libro di cui più avevo bisogno agli inizi. Come gran parte dei giocatori di poker, non cominciai con un bankroll di $1.000, ma piuttosto dovevo giocarmi le mie possibilità di vincere con gli altri polli ai tavoli con limiti bassi. Avessi letto questo libro prima, avrei impresso un'accelerata ben maggiore alla mia carriera pokeristica. Cominciai con $20 e avrei potuto ricorrere ad alcune delle teorie di questo libro, non tanto a vantaggio del mio gioco, dato che ero fermamente deciso a giocare molto tight, ma per aiutarmi a capire perché tutti gli altri giocavano suited connectors e miravano ai progetti contro i miei punti fatti. Non penso proprio che mi sarei mai dato completamente allo stile di gioco descritto nel libro, ma le sue indicazioni sarebbero state utili. Provvisto di queste conoscenze, avrei potuto lasciar perdere molte buone mani anziché giocare sempre i miei set contro delle scale. Questo libro insegna a giocare più loose e forse è per questo che sono in tanti quelli che quando cominciano sembrano giocare troppe mani. La mia interpretazione è che, per gli autori, gli altri sono loose e dovreste esserlo anche voi; quindi il libro fornisce molte probabilità, tipico di un libro firmato da Sklansky, riguardo alla frequenza con cui i progetti si chiuderanno. Secondo me, il libro genera giocatori bravi, o meglio, svegli migliori per i tavoli con limiti inferiori. La sostanza del libro è rappresentata dai calcoli probabilistici e dalle spiegazioni di espressioni pokeristiche di base come pot odds, pot equity, overcards e del modo in cui giocarle (ribadisco, del modo in cui giocarle secondo uno stile più loose) e simili. Si tratta di un ottimo libro se già avete buone basi, ma non è il libro intorno al quale sviluppare la vostra intera strategia, perché se giocate loose come gli autori dicono a un tavolo con alcuni giocatori tight e aggressivi, vedrete il vostro bankroll prosciugarsi in modo abbastanza costante. Questo libro comunque apre a nuovi orizzonti e propone strategie alle quali molti giocatori non abituati allo stile loose e passivo dei tavoli con poste più basse non penserebbero dal momento che non funzionerebbero bene contro i giocatori più avanzati che loro affrontano ai tavoli con poste più alte. Un consiglio che io stesso seguo è di essere loose secondo il modo descritto da questo libro nelle fasi iniziali di un torneo multitavolo, quando i blinds sono bassi e c’è ancora un alto numero di polli ai tavoli, per poi passare a uno stile più tight quando crescono sia i blinds sia il livello di abilità dei giocatori restanti. Recensione a cura di Wixx http://www.vegaspokerpro.com/
 

Small Stakes riunisce tre dei più illustri teorici del gioco per insegnarvi a stravincere ai tavoli di hold’em con limiti bassi. Considerata la forza della reputazione di tutti e tre insieme, questo libro ha un potenziale degno di Voltron. Struttura del libro Small Stakes supera le 360 pagine e presenta il classico stile di impaginazione dei libri di Sklansky. È suddiviso in sette parti, ognuna delle quali presenta dei temi principali e dei sottotemi. Passa dalla teoria al gioco preflop e postflop e alle decisioni da prendere al river, con un’altra sezione dedicata a vari temi. Ovviamente, cosa sarebbe un libro di Sklansky se non ci fosse un quiz? Vantaggi distintivi Quando ci si trova davanti a tre personaggi del genere, è come avere un libro di Sklansky fatto di crack: più approfondito di quanto ci si possa mai immaginare. C’è molto sui giocatori deboli. Ovviamente è molto chiaro e non c’è spazio per l’ambiguità. Se lo leggete e siete in grado di seguirne la logica, capirete perfettamente le loro considerazioni. Il libro è anche incentrato in modo specifico su un gioco (l’hold’em) e su un livello (limiti bassi). Svantaggi Ecco il mio solito appunto su Sklansky: se odiate il calcolo o la logica simbolica, preparatevi a studi faticosi. Inoltre, questo libro dà ASSOLUTAMENTE per scontato che giochiate a un tavolo loose. E per loose intendo LOOSE. Nemmeno ai tavoli $2-$4 del mio casino locale vedo entrare in ogni piatto da sei a otto giocatori. Se giocaste secondo lo stile da loro indicato a un tavolo con limiti bassi un po’ più tight, sareste fregati. Questo libro vi si rivolgerà come farebbe una persona adulta, dando per scontato che capiate. Non c’è mai alcuna semplificazione. Conclusione Una lettura difficile ma che vale il suo prezzo se giocate regolarmente a tavoli del genere. Attenzione al tema: 10/10 Hold’em? Presente. Small stakes? Presente. Divagazioni? Nessuna. Qualità dei consigli: 8/10 Non sono convinto che tavoli del genere si formino molto spesso e vi occorrerebbe un notevole bankroll per giocare secondo questo stile. Esempi: 10/10 Mio Dio, c’è pure una sezione dedicata ai quiz che riprende un sacco di consigli! Leggibilità: 3/10 C’è il nome di Sklansky. Sapete già cosa significa. Adeguatezza: 7/10 Rimango dubbioso sul fatto che si possano trovare avversari tanto idioti nell’ambiente pokeristico di oggi. Voto complessivo (no media): 8/10 Spenderete decisamente bene il vostro denaro. VERDETTO: Indipendentemente da quanto possa risultare una lettura difficile, a leggere tutto ciò che Sklansky scrive, fosse anche un libro di cucina tahitiana, ci guadagnerete.

Recensione a cura di John Darr

per www.parttimepoker.com

 
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